PRATELLA Francesco BALILLA
PER UN MUSICISTA ITALIANO IGNORATO IN TALIA. Con una lettera introduttiva dell’On. Innocenzo Cappa Senatore del Regno...Roma, Edizioni De SAntis, 1933
PER UN MUSICISTA ITALIANO IGNORATO IN TALIA. Con una lettera introduttiva dell’On. Innocenzo Cappa Senatore del Regno...Roma, Edizioni De SAntis, 1933
In 8vo; pp. 312, 4, XII, (4); 15 tavole. Brossura editoriale restaurata; lievi usure marginali alla copertina. Internamente ottimo esemplare, contenente anche la "terza Appendice aggiunta" di XII pagine.
Volume non comune in edizione originale dedicato al musicista e compositore italiano Vittorio Gnecchi Ruscone (1876-1954) le cui sorte, soprattutto in patria, non fu delle più favorevoli.
L’iniziale successo con il quale venne accolta la sua prima opera, Virtù d’amore (1896), che ebbe tra i suoi estimatori anche Ricordi, spinse l’Autore a intraprendere la carriera di compositore; pochi anni dopo scrisse la tragedia Cassandra il cui libretto finì nelle mani di un entusiasta Toscanini.
Malgrado gli interpreti d'eccezione, l'opera ebbe un dubbio successo; fra gli avversari si schierò lo stesso Toscanini, che non volle più dirigere Cassandra né altre opere dello Gnecchi. Le cose non andarono meglio dopo la pubblicazione di un saggio dal titolo Telepatia musicale (Tebaldini, Rivista musicale italiana, 1909), scritto subito dopo la prima rappresentazione dell'Elektra di R. Strauss che scatenò un dibattito di livello internazionale: Tebaldini, infatti, cercò di dimostrare come tra Cassandra e l'Elektra vi fossero numerose analogie di natura musicale, corredando l'articolo con dieci tavole che ponevano a confronto una cinquantina di temi delle due opere.
Lo screzio con Toscanini e la polemica con Strauss furono causa in Italia di un completo ostracismo nei confronti delle opere dello Gnecchi., mentre in Germania e in Austria la sua musica trovò un ambiente più favorevole.