GRIBALDUS Mattheus
METHODUS AC DE RATIONE STUDENDI IN IURE LIBRI TRES… Venezia, Cornettum 1587
In 16mo; pp. 130 (i.e. 134), (2). Legatura coeva in piena pergamena molle restaurata, con mancanze integrate da antica pergamena coeva. Prima carta bianca, con antica annotazione a inchiostro restaurata al margine superiore. Piccolo forellino di tarlo all'ultima carta. CApilettera xilografati. Buon esemplare di un'edizione non comune di questo importante e ben noto trattato a opera del giurista italiano MAtteo Gribaldi Moffa (1505-1564).
Buon esemplare di una edizione non comune di questo importante e ben noto trattato a opera del giurista italiano Matteo Gribaldi Moffa (1505-1564). Dalla vita tribolata, osteggiato per eresia e vittima di persecuzioni religiose,i suoi scritti vennero messi all'indice. In ambito giuridico la figura del Gribaldi emerge quale sostenitore di una "concordantia fra esigenze di conservazione ed esigenze di rinnovamento del metodo degli studi e della scienza del diritto. Nel De methodo, fu tra i primi a formulare il programma che ancora oggi si è soliti sintetizzare nella formula "ius in artem redigere", cioè nella riduzione del diritto civile a scienza compendiosa e metodica" (Dizionario Biografico Treccani). Con questo testo, originariamente dato alle stampe nel 1541, il Gribaldus introduce rigorosamente l'arte della critica testuale, strumento giuridico che ogni studente di diritto doveva apprendere.